venerdì 22 maggio 2009

trasforma Economia alla Cultura 文化大国への道

Per la trasformazione culturale di una superpotenza economica alla " Conquista della comprensione del mondo "

最近のTVやNet Newsに出る軍事大国はひどい時代遅れのイメージ、軍隊、軍人はジュラシックパークの見せ物的で何か滑稽、世の中が急速に変動しているのを感じる、戦闘など今の若者は興味なし、断然ビデオゲームの方がかっこいい

日本は必要最小限の精鋭自衛隊で充分

経済大国より文化生活大国の方が幸せ大きくて面白そう

国際文化投資事業 伝統と各専門研究への本格的な投資

米国企業財団が好きな慈善事業ってのは日本語になるとひどくうさん臭い言葉、どうも慈善という行為もあまりしっくりこないけど本来悪い事ではないので、日本人に馴染めるもっとかっこいい言葉を探したい、まあ「文化投資事業」ならまだ「慈善事業」よりましか?



この写真の草花の標本はフランス国立自然博物館にある何百万枚と収納されている植物標本の一部である、私は写真家ではないけど行きがかりで頼まれ1万枚以上を撮影したのでここに貼付してみた。何ヶ月間か撮影に通ううちひょっと目をあげたら入口建物の表面に「この館はロックフェラーの寄贈により建てられた云々」の標識があるのに気がついた。この自然科学博物館は建物も広くて大きく1950年代に建てられ、戦後のフランス自然科学文化復興と研究への支援となっている。もっとも館内で何の情報交流しようとそれはこちとらには関係ない米仏国間の事柄。アメリカや欧州各地から学生や植物専門家等が沢山研究にきていた、これがクラッシックな慈善事業のヒナ型だな。ロックフェラー一派もそうとう世界で悪い事もしているのでやはり何かあった時世間に言い訳用に善行を残しておくのかな?(すこし苔がはえてカビ臭いけど)

世界の多国籍企業や富豪達の慈善事業は本当の目的が税金逃れだけでない何なのか不明だけど、彼らの流儀をもっとかっこ良く日本は真似しちゃえばいい。大きな文化投資を地方海外で起業させ世界の学者と日本の研究者との交流場にして同時に日本自身も大きく主張しつつ育って行けばいい。中で何を交流しようと自由だし、場所はヨーロッパのど真ん中がいいな、日本は地理的に欧州東欧ユーラシア研究者にとって距離がありすぎ、彼らにとって飛行機代が高すぎる。日本は世界一樹木の種類が多いと伊の学者が言っていたが、、地球上の木や水の問題研究から展開かな、、雨も地震も噴火も多いけど、、こりゃだめか、、



ロックフェラーはよっぽど種子が気になるようだ? ダーヴィンの環境に順応出来るものが生き残る「種の起源」に感化されたのかな、最近は北極の近くで種を冷凍処理保存などしていたが、ここの館でも標本には種子がちゃんと小袋に入って保存されている。たとえそれが100年や200年以上前の物(ホント撮影しながら中世のペスト菌でも飛び出してくんじゃないかとヒヤヒヤ、用心して家に帰ってから手をゴシゴシ洗いガラガラうがいした)だとしても現代のクローンテクニックできっと再生可能。もっともこの標本を作成したのはJean Baptiste Lamarck (1744ー1829)というダーヴィンの先生だった学者だが弟子の方が有名になってしまった。
この自然博物館にはアフリカやアジアからの植物もいっぱいある、現在では絶滅した植物、花の種も保存してある。いつでもクローンを作れるという対策なのだろう、、



もちろん日本が文化生活大国になる決心をすれば、もっとずっと新しくて面白いタイプの文化事業を展開出来ると思う、PIL、経済成長率、景気等の踊らされるための言葉に惑わされず、近未来をしっかり組み立てれば、この先が楽しみ、どんな文化投資事業でも楽しい物を作れるだろうきっと、世界に愛される面白い物を、

文化生活大国へがんばれ〜 文化とは日々の生活、衣、食、住、教育、学問、趣味、スポーツ、娯楽、医療、環境、自然、空気等々を含んだむちゃくちゃ全ての総合体。新しい世紀はこれら文化が強い方が歴史的に正しいと、中世に戦国時代を経験したEUはそれに気がついてもう賢明な方向に着実に歩き始めている、一緒に良い道(歴史)を歩きたいな。

米国英国イスラエルも流行遅れな軍隊や軍備等軍産企業、覇権欲でよその国を破壊して不幸にする事ばかりの企画に脳やお金を使わず、確実にもっと世界が幸せになるように動けばいいのになァ〜、オバマ大統領の二期目に期待している、ゆっくりでいいから、

近未来アジアとユーラシアを戦場にさせないですむ(権力と利益の権化は血に飢えているようだけど)ために日本はじーと良い案を考え、戦争好みと言うか中毒の軍事優先国家 米国を説き伏せる事に全力を注ぐ時期が来ているのかも。


venerdì 15 maggio 2009

" like a boy of twelve"- MacArthur 「12歳の少年 」

Renata Pisu     1991年8月22日    La Repubblica

Dipendenza affettiva  -  甘え
 

La scimmia giapponese      ( 2/2 )
     

Il termine, come abbiamo già scritto, designa precisamente l’amore passivo, mentre nessuna lingua europea è in grado di distinguere fra amore attivo e passivo.

Secondo Doi, questa disparità linguistica riflette una diversità nell’organizzazione sociale.
« Amae » sarebbe addirittura il cardine dell’ « ideologia » giapponese, ideologia nel senso di insieme di idee, di concetto dominante che è la base effettiva di un sistema sociale.

Il culto dell’imperatore, per esempio, non sarebbe che una istituzionalizzazione di « amae » in quanto l’imperatore è completamente privo di responsabilità. Come un bambino, cioè,
egli incarna la dipendenza infantile nella sua forma piu pura : è un « amae soddisfatto » : come un bambino, presume che chi gli sta intorno si occupi di ogni cosa, compreso il governo del paese che è una grande famiglia pero senza padri, perché al vertice c’è un bambino e i sudditi sono anche loro bambini in quanto « figli dell’imperatore », condannati pero a vivere le angosce di un
« amae » insoddisfatto.

Ma se questo era vero prima della guerra,nel Giappone tradizionale, con il crollo dell’ideologia del sistema imperiale, cioè dell’ « amae » istituzionalizzato, oggi si ha, per Doi, lo scatenamento di un « amae » senza controllo. Ovunque, nel mondo finanziario come in quello politico, spuntano « piccoli tiranni » vezzeggiati e blanditi da abitudini sociali diffuse, perchè « amae », come ideologia, sarà anche, crollata, ma « i giapponesi non hanno saputo rinnegarla nè estirparla dal profondo del loro cuore ». Per esempio, usare appellativi onorifici, sia quando ci si rivolge ai bambini sia quando si ha a che fare con i superiori, dimostra, secondo Doi, che questi ultimi vanno viziati e assecondati proprio come bambini. Non tanto perchè è meglio tenerseli buoni, ma in quanto il vederli contenti, con il loro « amae » soddisfatto, fa piacere, cioè accontenta anche il proprio « amae ».

Invece, quando ci si sente frustrati, cioè quando A non permette a B di « amaeru », ossia di approfittare della sua indulgenza dando per scontato il rapporto privilegiato esistente tra loro, si cade in stati d’animo che in lingua giapponese vengono sottilmente distinti e che sono tutti riferibili alla pscicologia del bambino : tenere il broncio sapendo pero che è concesso farlo, mostrare la gelosia da chi sa di essere trattato ingiustamente, assumere a parole atteggiamenti di aperta sfida, fingere la piu totale indifferenza, mostrare risentimenti o odio.

Tutti questi termini si riferiscono soltanto a sentimenti provocati dal rifiuto del proprio « amae » e tanta meticolosa precisione lessicale è prova, secondo Doi, dell’importanza fondamentale della sfera di
« amae » in una cultura, come quella giapponese, dove i rapporti umani basati sulla dipendenza si sono integrati nel sistema sociale. Mentre in Occidente ne sono rimasti esclusi, al punto che per gli occidentali è considerato disdicevole la sciare trapelare emozioni di genere « amae », o stabilire rapporti importanti all’« amae », in quanto sono considerati segno di una perdita del controllo emotivo, una regressione.
Ma è chiaro, sostiene Doi, che anche gli occidentali hanno emozioni di tipo « amae » che si notano soltanto se si osserva con occhi giapponesi. Tuttavia, se nel privato anche « amae » e alcuni dei loro atteggiamenti vi si conformano, è nel pubblico, cioè nei rapporti sociali, che lo negano in quanto « amae » è in contraddizione con il principio della libertà individuale che per Doi è uno « splendido articolo di fede dell’Occidente ».

Impossibilità pscicologica della libertà
Oggi in giapponese-ma d’altronde anche in cinese-il termine che indica « libertà » ha assunto sia il senso positivo occidentale sia quello negativo orientale, il che rende il concetto estremamente ambiguo. E qui Takeo Doi introduce una digressione sulla libertà che, secondo lui, in Occidente non è mai esistita se non come atto di fede, fede che Marx, Nietzsche e Freud hanno distrutto senza che un nuovo concetto di libertà l’abbia sostituita. Allora perché gli occidentali non dovrebbero riconoscere il valore dell’esperienza giapponese che da sempre insegna l’impossibilità pscicologica della libertà ?

Certo, dice Doi, per i giapponesi non è stato difficile rendersene conto in quanto sono sempre stato in armonia con « amae ». Ma, insinua, non sarà per caso che gli occidentali hanno tutti un « amae » latente ? E, in definitiva, che cosa bisogna farne di questo amae per il quale, come nota Doi « i giapponesi hanno combattuto la guerra del Pacifico in modo da diffondere questa visione del mondo nei paesi d’oltremare » ?

Non c’è risposta in Anatomia della dipendenza, un testo che dice tutto e il contrario di tutto, ma che è di affascinante lettura perché spiega come i giapponesi si vedono - o per lo meno come livede un teorico della scuola dell’Uomo Nipponico- e anche come loro vorrebbero che fossimo noi : un po piu dolci, un po’ piu consapevoli di « amae ».


レナタピズー記者が書いた中で私が一番印象に残り、とても面白く読んだ記事の一つです。私達には自分達日本人がトロイのは良く解っているのですが、この本で書かれている心理分析をイタリア人読者に解り易くなかなか良く解説してあります。「甘えの構造」の本はよく知られているので、この記事をあえて翻訳しませんが、面白かったのは、この記事がレプブリカ紙に載った後、TVのコントや漫才に沢山利用され、あちこちでこの本の中で書かれている甘えの心理を取り上げて、からかうシーンがぞくぞくイタリアの メディアに出てきました。

人の目を見て話すのが恥ずかしい : スタジオに12歳の男の子を呼び、ジーと司会者の目を見る様に命令して、子供が恥ずかしがるのをカメラがアップで映す。

日本人は12歳 : 以前書いたけど、お笑いコメンター ジャラッパスが MAI DIRE BANZAI で「マッカーサーが日本人は12歳と言ったが、それは間違い120歳です」と使っていた。

口臭が気になる : TV CMによく息を「ハーッ」と吐いて息が臭くないか心配する姿が出回る。

自分が無い : コント等で「ここは何処? 私は誰?」と言う言葉が流行。

丁度湾岸戦争後、でもサダムフセインはまだ健在の状態だった時、「サダム(日本)のおしめを変えに行くのは誰?」とぺローがふざけていた頃です。湾岸戦争で国際社会を味方につける為に米国が総力を出した時期に相変わらず何もしてない風(本当は巨額支援金を出した)な日本(そのわりには世界から憎まれてない)しかたなく出兵した伊も含み当時の参戦諸国のイライラをもろに言い当てていたのが« amae » è amore che tutto perdona, presunzione di essere amati senza dover far niente per meritarselo, richiesta di un’indulgenza senza fine :
この文章を読んで笑ったのは私だけではなかったみたい。

日本人が子供というのはずーと言われ続けているので、慣れっこになっていますが、湾岸戦争から年月たって、時代の要求から急いで大人になる努力をするかと思えば、今だにその気配がない。昔はキッシンジャーにも「あまりにも幼稚」と言われる始末(そういえば彼2009年4月三極委員会の為に日本に来て金閣寺見物、最後の見納めか、と書かれていた、京都の祇園で遊んだらしい。私には彼が「ハウルの動く城」に出てくる荒野の魔女に見えてしょうがない)

いったい、いつ大人になるのか、無理ならせめて18歳ぐらいにはなって欲しい、甘えから抜け出て、自分で考え、選択して決行する時がきているのに、醜い面ばかり浮き出して、まだまだ独り歩きが出来ない、世界は、日本が鎖国をしたのでまだメンタリテイーの方が追いつかない、国際世界に仲間入りしたのがついこの間、米国から独立して行動するのが怖い、、等々の理由からでは、もう甘えさせてくれない、、

「日本人は12歳」米上院公聴会でのマッカーサー証言からピックアップした多賀敏行氏の調査、産経サイトの「正論」より。

「もしアングロ・サクソンが人間の年齢で、科学や芸術や宗教や文化の面でみて、まあ45歳であるとすれば、ドイツ人も同じくらい成熟していました。しかし日本人は、時間的には古くからいる人々なのですが、指導を受けるべき状況にありました。近代文明の尺度で測れば、われわれが45歳という成熟した年齢であるのに比べると、日本人は言ってみれば 12歳の少年と言ったところでしょう」  (略)

「日本はまだ12歳の少年で、まだ教育可能で、覚えが早くて優等生だ」

http://www.sankei.co.jp/seiron/wnews/0701/ronbun2-3.html

martedì 5 maggio 2009

Dipendenza  affettiva    甘え

5月5日は子供の日 ( 5 Maggio : Giorno dei Bambini )

万年こどもの日本はどうなるのでしょう、子供の日にちなみ面白い記事

Renata Pisu

1991年8月22日付       La Repubblicaより 

                  ( Foto di Henri Cartier-Bresson)


La scimmia giapponese ( 1/2 )

Lo pscichiatra Takeo Doi,in un saggio appena tradotto,
cerca di interpretare le diversità (vere o presunte)
dell’uomo nippoico
Tutto si basa sul sinificato di « amae »,
una parola-chiave che puo voler dire anche amore

« Amae » è una parola chiave giapponese, che tra le altre cose vuol dire anche amore, un sentimento da intendersi sopratutto nella sua ricettività passiva : desiderio infinito di coccole, licenzia di fare capricci in nome di un’impunità degli affetti che tutto consente.

« Amae » è insomma una parola che dovrebbe spiegare l’anima nipponica e che indica un atteggiamento, un’emozione, un modo di essere e di rapportarsi agli altri proprio dei giapponesi.
Ovvero soltanto loro, nella loro lingua , hanno un termine preciso per definire un comportamento che è universale, ma in altre culture non si esprime con tanta esattezza o non predomina : « amae » è amore che tutto perdona, presunzione di essere amati senza dover far niente per meritarselo, richiesta di un’indulgenza senza fine : insomma, poter restare sempre bambini tentando di negare la separazione dalla madre e ricostituendo anche con il capufficio, anche con l’imperatore, quel rapporto primario di dolcissima fusione.

In definitiva, « amae » serve per spiegare e interpretare in chiave pscicoanalitica il comportamento e l’unicità dei giapponesi.

E’ questa l’analisti di Takeo Doi, lo pscichiatra che ha studiato le mille implicazioni di « amae » costruendovi sopra una teoria esposta nel suo famoso studio L’anatomia della dipendenza
amae » puo anche essere tradotto con dipendenza affettiva )

oggi in traduzione italiano presso l’editore Raffaele Cortina
(pagg.178, lire 19.000)

La ricerca arriva in Italia venti’anni dopo l’uscita in Giappone, dove è ormai considerata un classico della scuola del Nihonjinron- alla lettera « teoria dell’uomo Nipponico » - una corrente di pensiero che ha prodotto un’enorme letteratura tutta centrata sul tema della « diversità » dei giapponesi e sul perchè siano diversi. Ma lo sono davvero ? O sentirsi diversi e voluttuosamente desiderare di sentirselo ripetere non forse il rifresso d’un sogno di purezza incontaminata che è proprio di questi isolani ?

La corrente di pensiero che si interroga sulla « unicità » dell’Uomo Nipponico ha prodotto teorie assai discutibili. Una di questa arriva a sostenere che la « diversità nipponica » deriverebbe da uno speciale funzionamento del cervello che elabora con il lobo sinistro quello che noi elaboriamo con il destro o viceversa.

E ancora piu stupefacente, è l’altra teoria secondo la quale anche i giapponesi discendono dalla scimmie ma da scimmie giapponesi, cioè autoctone dell’arcipelago.

La teoria di Takeo Doi è certo meno ardita di quelle ora citate, anche se è una teoria basata sulla puerilità della psciche giapponese : « amae », che la permea tutta, è una emozione,
un « qualcosa » che appartiene originariamente al mondo infantile.

« E’ un popolo di dodicenni », sentenzio il Generale MacArthur alla fine della guerra del Pacifico quando si trovo a dover governare il Giappone. E certo mai MacArthur avrebbe immaginato che uno studioso giapponese si sarebbe assunto il compito di dimostrare scentificamente la veridicità di quella che era stata soltanto una sua intuizione.

Una’idea cardine del sistema
Intuizione folgorante pero, come dimostra Takeo Doi che articola,
a partire dal concetto di « amae », tutta una serie di riflessioni sull’essere giapponese. Parte dalla premessa che ogni lingua esprime un suo esclusivo universo di significati e nota come, in giapponese, esista un ampio vocabolario, una rete di significati tutti riferibili alla sfera di « amae ».

                        つづく

alla prossima puntata...